Appello Onda Anomala Torino contro gli arresti

Riceviamo e pubblichiamo. Per chi volesse aderire, cliccare qui.
Gli arresti del 6 luglio a danno di ventuno studenti e precari di
Torino, Bologna, Padova e Napoli costituiscono un attacco senza
precedenti all’Onda Anomala, oltre che un’aggressione ai movimenti
sociali e agli spazi di critica e agibilità politica in questo paese.
La risposta del movimento è stata immediata, forte ed efficace: una
mareggiata estiva che ha portato a occupazioni e cortei nei luoghi
politici della doppia crisi, università e metropoli. Ora è necessario
potenziare la risposta e praticare un’altra tappa nel percorso di
coinvolgimento sociale nella lotta contro l’operazione ordita da Maroni
e Caselli.

Invitiamo tutte
gli universitari, i precari, i parenti e gli amici degli arrestati, gli
studenti di ogni grado e i tutti i soggetti sociali colpiti dalla crisi
a costruire un momento nazionale decentrato di mobilitazione nella
serata di venerdì 10 luglio, con manifestazioni in diverse città, e
convochiamo una conferenza stampa nazionale dell’Onda a Torino per il
pomeriggio di giovedì 9 luglio, per rilanciare la mobilitazione e
chiedere l’immediata liberazione di tutti gli arrestati.

 

Onda libera tutt*!!!

Riprendiamoci le strade delle nostre città!!! 

Onda anomala -Torino


 

                                             

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Comunicato DiversamenteStrutturati sugli arresti

Continuano gli arresti e le perquisizioni contro i movimenti. A poche ore dall’inizio di un G8 senza orizzonti, magistrati e polizia (e governo) si occupano di repressione.
La tempistica non è casuale: si alza la tensione in vista delle manifestazioni di protesta contro il G8. Abbiamo già visto e vissuto, no grazie! E il cavillo legale del pericolo di reiterazione del reato cade miseramente, se pensiamo che uno dei poliziotti condannati proprio l’altro ieri per aver ucciso Federico Aldovrandi, diciottenne di Ferrara, si trovava in servizio proprio al G8. In questo caso, non c’era pericolo (mortale) di reiterazione?
Allora, basta repressione! Fuori dalle carceri gli arrestati!
Continuiamo la lotta, costringendo il governo ad affrontare le proteste, quelle contro i tagli e le riforme dell’Università, così come tutte le altre a difesa del territorio e della dignità umana, nei contenuti.

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Manifestazione anti g8 Milano 8/7

Dalle ore 18, Largo Carrobbio (in fondo a via Torino, prima delle colonne di san lorenzo), mobilitazione milanese antiG8

Dal sito di Indymedia

Mobilitazione milanese No G8

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Articoli sull’Università

Riceviamo e pubblichiamo. Sulla rivista CampusPro (Torino) qualche articolo interessante sull’Università (e su Giavazzi…): Vai al numero della rivista.

 

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Aggiornamenti su repressioni-arresti-occupazioni università

Qualche aggiornamento: vai al sito di Uninversi.

aggiornamenti: nel pomeriggio alla Statale di MI esposti striscioni dal rettorato in solidarietà coi ragazzi arrestati. Ingresso negli uffici del preside di facoltà di lettere e del direttore amministrativo con la richiesta di una presa di posizione chiara e definitiva degli organi accademici nei confronti dell’operazione Rewind e dell’attentato che rappresenta nei confronti di chi reclama partecipazione, diritti e trasformazione del sistema universitario.

Le perquisizioni che (a partire da questa mattina presto, e in diverse città) stanno colpendo decine di studenti universitari, svelano una disarmante prevedibilità strategica. Si pensa così che un colpo ben assestato al disenso sociale, funga da ipoteca politica ad un g8 italiano in serissima crisi d’identità. La povertà politica e repressiva che sottende questo ragionamento fa sorridere ma la noncuranza con cui arresti eclatanti si susseguono nel bel paese (salvo poi svelarsi castelli di carta a tempo debito) non può che preoccuparci…

Sono almeno una ventina i fermi e gli arresti di universitari di Torino, Bologna, Padova

e Napoli, tutti eseguiti in relazione ai fatti del g8 dell’università dello scorso maggio. Trovate queste informazioni, e gli aggiornamenti che seguiranno ai seguenti link:

Uniriot.org  –  infoaut.org  –  GlobalProject  –  RadiOndadUrto

la cronistoria della giornata e alcuni appuntamenti: 

ore 9.00 – Il quadro (ancora incompleto e ufficioso) dovrebbe essere questo: 21 arresti in totale, di cui 12 a Torino (6 in carcere e 6 ai domiciliari), 3 a Padova, 4 a Bologna, 1 a Milano, 1 a Napoli.

ore 11.15 – VENEZIA:  Una cinquantina di studenti e ricercatori precari dell’Onda veneziana ha occupato gli uffici del Rettorato a Ca’ Foscari per esprimere totale solidarietà agli arrestati di questa notte per la manifestazione di Torino contro il G.8 Università del 19 maggio scorso e per protestare contro l’intollerabile operazione repressiva decisa dalla Procura del capoluogo piemontese. Gli occupanti veneziani hanno immediatamente chiesto un incontro con il Rettore, per sollecitare una presa di posizione a difesa degli studenti arrestati e per la libertà di espressione. 

ore 12.15 – ROMA: un centinaio di studenti occupano il rettorato dell’università La Sapienza. Questa è la prima risposta dell’onda romana contro gli intollerabili arresti degli studenti in tutta Italia. Gli studenti hanno superato i blocchi della digos e stanno chiedendo al rettore di prendere posizione sui fatti di oggi. Uno striscione è stato calato dalla finestra:l’onda perfetta non si arresta. liberi tutti subito. 

ore 12.40 – ROMA: Gli studenti che stanno occupando il rettorato rimarranno ad oltranza finchè il rettore Frati non prenderà una posizione netta in merito agli arresti di questa mattina. Invitiamo tutti a partecipare alla conferenza stampa che si terrà all’interno del rettorato alle ore 13.00.

ore 12:50 – BOLOGNA: Occupato anche il rettorato dell’Università di Bologna dopo la conferenza stampa.  Anche qui l’occupazione proseguirà ad oltranza finchè il rettore non prenderà posizione.

ore 13.30 – ROMA: Una delegazione di studenti sta incontrando il prorettore Avallone richiedendo una presa di posizione netta, nel frattempo sono più di 200 gli studenti che stanno occupando il rettorato. E’ stato occupato anche il rettorato dell’università Roma Tre

ore 13.30 – BOLOGNA: centinaia di studenti si sono riversati nelle strade in seguito alla convalida dei quattro arresti

ore 14.00 – BOLOGNA: Occupata la facoltà di Lettere

ore 15.15 – NAPOLI: Occupato il Rettorato dell’università Federico II. Circa un centinaio di studenti stanno chiedendo a gran voce una presa di posizione del rettore Trombetti. E’ stata convocata un’assemblea per la mobilitazione di domani

ore 15.30 – PISA: Occupato il rettorato dell’università.  

ore 15.30 – GENOVA: dalla facoltà Lettere, in attesa dell’assemblea cittadina che si terrà oggi pomeriggio alle 16.00, è stato calato uno striscione con la scritta :" liberi/e tutti/e, l’onda non si arresta!" Prima dell’assemblea, alle 15.30, si terrà una conferenza stampa nella quale saranno annunciate le mobilitazioni in solidarietà ai compagni arrestati.

ore 15.45 – ROMA:  In seguito alla mancata presa di posizione netta da parte delle istituzioni universitarie, gli studenti hanno occupato l’ufficio del prorettore Avallone.

ore 16:00 – MILANO: Alcune decine di studenti hanno affisso uno striscione alla balconata del corridoio del rettorato dell’Universita’ statale di Milano per protestare e nello stesso tempo esprimere solidarieta’ ai ragazzi arrestati oggi con l’accusa di aver provocato disordini al G8 dell’Universita’ che si e’ tenuto a Torino nel maggio scorso. Gli striscioni affissi recitano: "Liberi tutti liberi subito" e "Universita’ libere e ribelli, l’Onda non si arresta". Gli studenti hanno avuto anche un colloquio col direttore amministrativo, vista l’assenza del Rettore, per chiedere che venga presa una posizione in seguito ai gravissimi fatti di oggi.

ore 17.15 – BOLOGNA: lanciata assemblea cittadina ore 20.00 al rettorato, via zamboni 33. 

fonte cronistoria: uniriot.org 

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Repressione sull’Onda

Studenti arrestati a Torino: Dal sito di Indymedia.

06.07.09 – G8: Operazione di polizia in tutta Italia, arresti e perquisizioni contro l’Onda.

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Consulta: no ai tagli

Dal sito dell’ANSA:

(ANSA) – ROMA, 2 LUG – La Corte Costituzionale ha dichiarato parzialmente illegittimi i ‘tagli’ alla scuola che il ministro Gelmini ha previsto dal 2009-2010. I giudici della Consulta hanno di fatto salvato l’impianto complessivo degli interventi contenuti nel decreto sullo sviluppo economico, ma hanno bocciato la parte che attribuisce anche allo Stato anche allo Stato (e non solo a Regioni ed enti locali) le misure necessarie a ridurre i disagi causati dalla chiusura o accorpamento di scuole nei piccoli comuni. 

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Dottorato di ricerca e insegnamento nella scuola

Dottorato di Ricerca e insegnamento nella Scuola sulla riforma del reclutamento dei docenti di scuola data la scomparsa della SSIS. (vai al forum dedicato)


Tra le novità un percorso esplicito e ben definito per chi ha il dottorato di ricerca, che può accedere in soprannumero al tirocinio, previo superamento della prova di ingresso, senza avere la laurea magistrale specifica, e potendo continuare a svolgere la propria attività di ricerca:


"Le università ammettono in soprannumero al tirocinio di cui al comma 1, lettera b), coloro che, in possesso degli specifici requisiti curriculari di accesso di cui alle tabelle indicate al comma 2 e, previo superamento di apposita prova orale, svolta secondo le modalità di cui all’articolo 16, comma 8, hanno conseguito il dottorato di ricerca ovvero hanno svolto per almeno due anni, anche non consecutivi, attività di ricerca scientifica sulla base di rapporti a tempo determinato costituiti ai sensi dell’articolo 51, comma 6, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, della circolare ministeriale 17 marzo 1997, n. AGG/4./(7-A)/678/97, ovvero dell’articolo 5, comma 14, della legge 4 novembre 2005, n. 230, in ambito inerente agli specifici contenuti disciplinari della relativa classe di abilitazione. Salvo che lo impedisca l’adempimento dei rispettivi obblighi contrattuali, i predetti soggetti possono frequentare il tirocinio formativo attivo senza interrompere o sospendere il rapporto con l’istituzione di appartenenza e anche in assenza di preventiva autorizzazione della stessa."

mentre, come era già definito in precedenza, chi ha sospeso la SSIS (ad es. per frequenza del dottorato) accede senza dover superare la prova di ingresso, al tirocinio.

Da notare però che, secondo le norme transitorie, anche chi ha la semplice laurea che fino ad oggi permetteva l’accesso alla SSIS potrà partecipare al concorso annuale per accedere al tirocinio, quindi la distinzione per il dottorato è solo relativa al "soprannumero" che in un sistema a numero programmato può avere poco senso.


Sia il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione che il Consiglio Universitario Nazionale hanno espresso il proprio parere sulla bozza di decreto per il nuovo sistema di formazione iniziale del personale docente. (vai al sito della Cgil-flc).

In entrambi i casi viene criticato il percorso previsto per chi ha il dottorato di ricerca, in quanto si ritiene che la semplice ammissione in sovrannumero possa portare alla formazione di ulteriore precariato, poiché i numeri stabiliti per ogni classe di concorso dovrebbero rispecchiare le effettive esigenze di personale. In un caso si invita a limitare la norma alla sola fase transitoria, nell’altro a stabilire comunque un numero massimo di ammissioni in soprannumero, sempre dopo il superamento di apposita prova selettiva. 

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Comunicato CGIL FLC Unimi

Riceviamo e pubblichiamo, da FLC CGIL della Statale di Milano

 

I SOLDI PER NOI NON CI SONO MAI, PER GLI “AMICI” PRIVATI SEMPRE.

 

Come è noto 8,5 miliardi di euro vengono tagliati alla scuola pubblica (42mila docenti e 15mila ATA in meno) ma i soldi per “gli amici” delle scuole private ci sono sempre… e saranno sempre di più.

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Studenti Universitari Iraniani – appello per una manifestazione sabato 27 giugno

SABATO MANIFESTAZIONE A MILANO – PER NON LASCIARE SOLA TEHERAN
indetta dall’Unione degli Universitari Iraniani in Italia
 
Sabato sera, 27 giugno, dalle 20.00 alle 23.00, a Milano in Piazza Duomo (non davanti al Consolato!), gli studenti universitari iraniani chiamano ad una iniziativa di solidarietà nei confronti del movimento popolare che chiede nuove elezioni.
La protesta contro la repressione sempre più violenta e sanguinosa della società civile da parte del regime di Ahmadinejad verrà ancora effettuata, come più volte in questi giorni. In forma di commemorazione funebre (candeline accese e ritratti delle vittime, come la giovanissima Neda, uccisa in mezzo alla folla, davanti agli occhi del padre).
Riproponiamo il nostro appello a mobilitarsi, ad essere dalla parte dei manifestanti di Tehran, che non mollano a rischio della galera e, purtroppo, anche della vita.
Anche perchè, come scrive la stessa Unione degli studenti Universitari Iraniani in Italia, "il futuro del Medio Oriente dipende dal destino dell’Iran e il futuro della pace nel mondo dipende dalla pace in Medio Oriente"…
 
 
APPELLO – NON LASCIAMO SOLA TEHRAN! (sottoscrivetelo!)
 
Le notizie che giungono da Tehran sono drammatiche. Queste giovani e questi giovani, queste persone comuni che, rischiando la vita, sognano più libertà e chiedono il rispetto della volontà popolare (con un voto regolare), meritano tutta la nostra ammirazione ed il nostro sostegno. Non è questo il momento dei distinguo accademici sul tasso di democraticità e laicità dell’attuale opposizione politica.
E’ il momento, invece, di mobilitarsi subito, insieme!
E’ necessario che, anche in Italia, ci uniamo alle proteste davanti all’Ambasciata di Roma, ai vari consolati, nelle diverse piazze, per fare sentire che Tehran non è sola!
La pressione dell’opinione pubblica internazionale potrà, forse, evitare all’umanità tutta la vergogna di una "Tehran-men" annunciatrice di nuovi lutti e nuove guerre.
 
Primi firmatari individuali: Don Luigi Ciotti  – Francesco Lo Cascio – Alberto L’Abate – Alfonso Navarra – Gianni Alioti – Anna Maria Rivera – Lidia Menapace (appena pervenuta)
 
Associazioni, gruppi, movimenti: Gruppo Abele – LDU – Libera – Riconciliazione.it – Coordinamento Nord Sud del Mondo – Centro Internazionale Helder Camara – FIM-CISL nazionale (appena pervenuta)
 
Per informazioni e adesioni
 
Coordinamento "Fermiamo che scherza col fuoco atomico"
c/o Campagna OSM/DPN
via M. Pichi, 1
20143 Milano
e mail: locosm@tin.it
tel. 02-58101226  cell. 349 5211837    
http://ambasciatadipaceteheran.blogspot.com/
 
(Ricordiamo le soluzioni per riportare calma e diritto in Iran proposte dal premio Nobel Shirin Ebadi, presidente del "Centro dei difensori dei di­ritti umani":
1. La liberazione incondizionata di ogni persona arrestata o  imprigionata per aver contestato il risultato elettorale.
2. L’immediata cessazione della repressione contro i manifestanti da parte della polizia e delle milizie del Basiji.
3. Annullare le elezioni.
4. Indire nuove elezioni con la presenza di osservatori internazionali.
5. Risarcire i feriti e le famiglie di quanti hanno perso la vita.)

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