Comunicato CGIL sciopero 12 marzo

Comunicato FLC-CGIL-UNIMI sullo sciopero del 12 marzo 

Grande riuscita dello Sciopero Generale di venerdì che aveva tra le parole d’ordine la difesa dell’articolo 18; a Milano hanno sfilato migliaia di lavoratori in un corteo che, giunto in Piazza del Duomo, aveva la coda ancora ai bastioni di Porta Venezia. Molto nutrito anche lo spezzone del nostro ateneo (foto).
Riportiamo qui sotto alcuni estratti di un articolo apparso sul sito della CGIL e che, secondo noi, illustra molto bene come questo gravissimo provvedimento stia passando con il beneplacito degli altri sindacati.
Il testo integrale dell’articolo è reperibile a questo indirizzo.

Una vera e propria ‘imboscata’… la proposta della CISL di una dichiarazione comune, tra le parti sociali, sulla legge che prevede l’inserimento dell’arbitrato, come strumento di risoluzione delle controversie, nei contratti di lavoro.

l giudizio della CGIL sul DdL ‘Lavoro’, recentemente approvato, “è pessimo e si ravvisano elementi di incostituzionalità sulla norma”, spiega Claudio Treves, coordinatore del dipartimento nazionale CGIL ‘Politiche del Lavoro’, presente oggi al tavolo, che poi aggiunge “siamo stati convocati sul tema della modulazione dell’orario di lavoro e invece ci siamo trovati di fronte a un’azione, presumo preordinata da parte dei sindacati confederali e delle associazioni datoriali, su una norma di una recente legge peraltro non ancora comparsa sulla Gazzetta Ufficiale".

“Il collegato lavoro è incostituzionale perché viola, tra gli altri, l’articolo 24 della costituzione che riconosce il diritto di ogni cittadino a ricorrere al giudice per difendere i propri interessi”. Afferma Epifani nell’aggiungere: “Dunque anche l’avviso comune, chiaramente preordinato da Sacconi e dagli altri firmatari, assume un carattere incostituzionale. Nessuno si illuda: la CGIL risponderà sia sul piano legale che su quello sindacale a questo attacco ai lavoratori per tutelarli nella loro prerogativa a difendere i propri diritti come meglio credono, a cominciare dai diritti dei lavoratori più giovani e più deboli”.

Secondo Epifani: “…il segretario della CISL aveva affermato che non avrebbe acconsentito ad alcun ricatto nei confronti dei lavoratori al momento dell’assunzione: ma il senso dell’intesa sottoscritta oggi è esattamente questo."

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