Gelmini smentisce la cancellazione degli 80 milioni per i ricercatori

Dal Corriere on line (14 novembre). Cardiopalma…

Gelmini: nessun taglio per i ricercatori

Il ministro smentisce che nella manovra sia cancellata la voce di 80 milioni per l’assunzione di 4.200 giovani

MILANO – Nessun taglio ai fondi per la stabilizzazione dei ricercatori universitari. A 24 ore dall’approvazione della Finanziaria da parte del Senato,
il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini smentisce che sia
stata cancellata la voce di spesa di 80 milioni per 4.200 assunzioni.
«È una notizia destituita da ogni fondamento – spiega la Gelmini -.
Forse tutto nasce dal fatto che il presidente della Commissione cultura
e scuola del Senato aveva presentato un emendamento per ripristinare un
vecchio taglio che era contenuto nella precedente Finanziaria. Invece
non c’è nessun taglio aggiuntivo». Sul futuro della ricerca il ministro
ha ricordato che «è legato a progetti presentati da giovani
ricercatori: c’è stato qualche ritardo di tipo burocratico ora risolto.
Entro dicembre saremo in grado di approvare e selezionare diversi
progetti e quindi di distribuire le risorse previste ai ricercatori».

 

60 MILIONI DI EURO – Il ministero dell’Istruzione spiega in una
nota che l’emendamento presentato al Senato si limitava a definire uno
spostamento dell’erogazione di circa 60 milioni di euro dal 2009 al
2010. «Il Senato non ha approvato questo slittamento, ma i
finanziamenti non sono stati certo persi – si legge -. Il ministero
entro due settimane emanerà un decreto ministeriale che trasferirà
l’intera cifra alle università per consentire l’assunzione dei giovani
ricercatori».

MANOVRA LIGHT – Commentando la natura della manovra messa a
punto dal collega Tremonti, la Gelmini si dice convinta che «una
Finanziaria light sia ciò che serve al Paese». «Nessuno ha nostalgia
delle vecchie liturgie e lunghe trattative interminabili in Parlamento
– precisa il ministro -. Questo Paese non si risolleva aumentando la
spesa pubblica e rendendola ulteriormente improduttiva; al contrario
serve il coraggio di assumere decisioni che vanno nella direzione
opposta con la riqualificazione della spesa stessa».

CORSI DI RECUPERO – La protesta dei dirigenti scolastici sulla
mancanza di fondi per i corsi di recupero non trova alleanze nel
ministro Gelmini: «I dirigenti si lamentano spesso e dovrebbero fare
bene il loro mestiere. Quando uno ha in carichi così importanti deve
saper scegliere le priorità e farsi bastare le risorse che ci sono. Il
problema è che si spendono male tante risorse in piccoli progetti un
pochino clientelari che non servono. Dove ci sono dirigenti capaci le
scuole funzionano e riescono a trovare le risorse per le pulizie e per
i progetti fondamentali».

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