Succede in Statale – mobilitazione dei lavoratori tecnico-amministrativi (21 ottobre, 9:30 Festa del Perdono)

I lavoratori tecnico-amministrativi dell’università statale di Milano hanno deciso di boicottare le elezioni dei rappresentanti in senato accademico. 
Qui sotto le ragioni di questa scelta. 

 

Federazione lavoratori della conoscenza

                        Milano

Milano, 14 ottobre 2009

 

Care colleghe, Cari colleghi

 

la scelta adottata dalla CGIL della Statale di Milano di boicottaggio delle elezioni dei rappresentanti in seno al Consiglio di Amministrazione e Senato Accademico non e’ stata presa “a cuor leggero”. Chi conosce la nostra tradizione sa che non puo’ che essere un evento straordinario a portarci a dire di rinunciare ad una rappresentanza dei lavoratori – seppur con le caratteristiche corporative e minoritarie come quelle negli atenei.

 

Non solo e’ un evento straordinario, ma e’ anche un evento presente solo in Statale, perchè ?

 

·         il Rettore e la Direzione Amministrativa di questo ateneo si sono distinti – rispetto a tutti gli altri atenei presenti in Lombardia – per acredine nei riguardi del personale tecnico-amministrativo in occasione dell’ultima trattativa (che ha visto due scioperi d’ateneo) nella quale gli unici incrementi erano delle anticipazioni rispetto agli aumenti del contratto nazionale successivo;

·         il Rettore di questo ateneo e’ l’unico che ha vissuto con fastidio il protagonismo di personale tecnico-amministrativo e studenti contro i tagli imposti dal Governo, perche’ disturbavano “il manovratore” – in qualità di presidente della Conferenza dei Rettori – nella trattativa con il Min. Gelmini che ha prodotto la conferma dei tagli finanziari per il triennio, la sua proroga di due anni a Rettore, un disegno di legge che prevede il “super-Rettore” il “super-Direttore di Dipartimento” e la cancellazione delle Facolta’;

·         la Direzione Amministrativa di questo ateneo – con il conforto del C.d.A – e’ stata l’unica che ha stabilizzato il personale ex precario con una formula originale – sostituendosi di fatto al legislatore – che ha lasciato a casa molti colleghi (oramai ex);

·         la Direzione Amministrativa di questo ateneo e’ l’unica che ha temporeggiato cosi’ tanto per il rinnovo del contratto integrativo – rispetto a tutti gli altri atenei presenti in Lombardia – da “cadere” nella nuova disciplina contrattuale prevista dalla Legge delega “Brunetta”.

 

Queste sono solo le motivazioni principali, ma siamo sicuri che ogni collega puo’ arricchire questo elenco con il proprio vissuto lavorativo che da anni ha visto un progressivo peggioramento.

 

Siamo consapevoli che la scelta di non andare ai seggi per il rinnovo delle rappresentanze in Consiglio di Amministrazione (CdA) e Senato Accademico (SA) comprometta la rielezione del Comitato Pari Opportunita’ (CPO), che nulla ha a che vedere con la nostra riflessione. Qualora la scelta infelice dell’Amministrazione di abbinare al rinnovo del C.d.A. e S.A. anche il C.P.O. portera’ al fallimento dell’insediamento di quest’ultimo proponiamo che, il rinnovo del CPO, sia abbinato alla rielezione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) che da anni sono decaduti.

 

Infine, a scanso di equivoci, ribadiamo che la nostra non è una posizione rinunciataria: questa scelta porterà ad una maggiore nostra presenza militante in ateneo, a frequenti mobilitazioni per raggiungere, con nuovi rapporti di forza (gli unici che questo ateneo capisce), una contrattazione decentrata reale (piu’ ricca) ed una partecipazione in ateneo più democratica.

 

      Cari Saluti

 

  FLC CGIL Milano

(Francesco Pagnotta)

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