Il ventennale assalto all’istruzione pubblica

Un articolo dal blog La furia dei cervelli, che si legge qui: “La classe operaia non va al liceo. E i figli del ceto medio ci pensano due volte (esattamente nel 50% dei casi) ad avventurarsi tra i corsi dell’università. […] L’incertezza del futuro che oggi alligna tra i diplomati, ma anche tra chi è appena entrato nella scuola superiore, come hanno dimostrato i ragazzi che hanno manifestato nell’autunno 2012 contro il governo Monti, è dato dalla consapevolezza del fallimento di un sistema, noto in tutte le famiglie italiane, del ceto medio e non solo. A questa crisi la classe dirigente, e lo Stato, hanno reagito in maniera inquietante. Come mai, davanti alla necessità di aumentare gli investimenti per la formazione e la qualificazione del lavoro cognitivo, è in atto in Italia un progressivo definanziamento dell’istruzione pubblica?”

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