Da Repubblica on line
IL PROGETTO: Occupazione giovanile, piano del governo “Lavoro manuale, umiltà e contributi volontari”
Presentate dai ministri Sacconi, Gelmini e Meloni una serie di azioni per promuovere l’inserimento dei giovani. Rilancio del contratto di apprendistato, istituzione di 58 istituti tecnici superiori, curricula on line dei laureati nelle università, potenziamento del Sistema Excelsior. di ROSARIA AMATO
ROMA – I giovani rischiano di andare in pensione con un’indennità da fame? I genitori la smettano di regalare auto ai figli laureati, e ai neodottori offrano piuttosto il riscatto dei contributi relativi agli anni dell’università. Il corso di laurea intrapreso è sbagliato rispetto alle esigenze del mercato, il ragazzo non trova lavoro? Accetti un contratto d’apprendistato e impari un mestiere. Soprattutto, sia umile: i giovani italiani soffrono di “inattitudine all’umiltà”, afferma il ministro della Gioventù Giorgia Meloni (che però generosamente precisa che non bisogna mai generalizzare). Sono alcuni degli elementi del “Piano di azione per l’occupabilità dei giovani” presentato a Palazzo Chigi dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi, dal ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini e dal ministro Meloni.
Il piano, ha spiegato Sacconi, che conta su risorse per circa un miliardo, di cui circa un quarto a carico del Fondo Sociale Europeo, ruota intorno al superamento del disallineamento tra scuola e università e mondo del lavoro, alla valorizzazione del contratto di apprendistato come strumento privilegiato d’ingresso nel mondo del lavoro, e del lavoro manuale come sbocco possibile per tutti i giovani disoccupati, laureati compresi. “C’è un pezzo di Paese che quando parli di lavoro manuale non capisce – ha osservato il ministro – ma per fortuna capisce la società”. A lungo termine l’obiettivo, ha aggiunto però il ministro Meloni, è molto più ambizioso: “Occorre scardinare il sistema Italia, fare una rivoluzione culturale che sia in grado di tirarci fuori dal ’68, abbattere i privilegi acquisiti e adeguare la società al mercato del lavoro che cambia”.
A proposito di adeguamenti, il ministro Sacconi ha confermato, rispondendo a una domanda a margine della conferenza stampa, che non vi sarà alcuna proroga a favore dei precari che avevano la possibilità di impugnare fino al 23 gennaio il contratto di lavoro scaduto, contestando il licenziamento ingiusto o altre violazioni di legge. E ha confermato che andrà avanti con lo “Statuto dei lavori”: “L’idea di un nuovo Statuto dei lavori è fare in modo che le parti possano adattare una parte delle norme dello Statuto dei lavoratori, quelle che non riguardano diritti universali e fondamentali, alle diverse condizioni di impresa di territorio o di settore”.
Per favorire l’allineamento tra domanda e offerta di lavoro, il ministero del Welfare potenzierà il Sistema Informativo Excelsior, realizzato in collaborazione con Unioncamere, pubblicando non più ogni anno ma ogni tre mesi, e su base provinciale, “le principali tendenze delle professioni richieste dal mercato del lavoro”. La diffusione di queste informazioni, ha ribadito il ministro Meloni, è quello di orientare al meglio il percorso di studi: “Se si dicesse a ogni studente che intende iscriversi a giurisprudenza che per gli avvocati il tasso di disoccupazione è al 30%, e chi lavora guadagna 900 euro al mese, mentre per gli infermieri il tasso di disoccupazione è zero, e lo stipendio di 1600 euro, probabilmente inciderebbe sulle scelte”.
Ma ancora, secondo il governo, l’alto tasso di disoccupazione giovanile è dovuto soprattutto al fatto che nel mercato non si trovano le professionalità richieste dalle aziende, che sono eminentemente manuali, tecniche e di alta tecnologia. “C’è un atteggiamento talvolta passivo o distratto da parte delle nuove generazioni”, scrive il ministro Meloni nella prefazione dell’opuscolo “Buon lavoro”, distribuito dal ministero della Gioventù per far conoscere agli aspiranti lavoratori contratti e diritti. In questa direzione va pertanto, ha detto il ministro Gelmini, l’istituzione di 58 istituti tecnici superiori, che verranno denominati “Scuole speciali di tecnologia” e avranno il compito di formare super-tecnici nelle aree tecnologiche del piano di intervento Industria 2015: si tratta di un progetto al quale hanno aderito 16 Regioni.
Ancora, per favorire l’incontro tra domanda e offerta Meloni ha annunciato l’iniziativa “Campus Mentis”, riservata ai 20.000 migliori laureati delle università pubbliche italiane, con l’obiettivo di metterli a contatto per una settimana con le aziende interessate ad assumere (la prima edizione dell’iniziativa, ancora sperimentale, riservata a 600 laureati, ha assicurato il ministro, ha permesso al 77% dei partecipanti di trovare lavoro entro un anno). Inoltre a tutte le università verrà chiesto di pubblicare sul loro sito i curricula dei neolaureti e di tenerli on line per almeno un anno.
Tra le iniziative ci sono anche la promozione degli stage, un bonus di 5000 euro per le aziende che assumano un giovane disoccupato con meno di 35 anni e figli a carico, la promozione d’iniziative a favore dell'”autoimprenditorialità”. Si pensa poi di anticipare il tirocinio professionale agli ultimi anni di università. Annunciato inoltre “il potenziamento qualitativo delle ispezioni del lavoro anche nell’ottica del contrasto al sommerso giovanile”, e azioni di “promozione della cultura della previdenza e della sicurezza sul lavoro nelle scuole”. In particolare, viene istituito il primo appuntamento annuale “Un giorno per il futuro”, che si realizzerà in tutte le scuole italiane il 20 maggio. Servirà, ha spiegato Sacconi, a sensibilizzare i giovani sul tema delle pensioni: l’Inps metterà a breve a disposizione una sorta di ‘conto corrente’ dei contributi, che anche i neolavoratori potranno consultare per capire a che punto è la loro situazione. Certo, non per sapere quale sarà l’ammontare della loro pensione perché, ha ammesso il ministro, ormai è impossibile vista l’evoluzione della normativa e del mercato. (25 gennaio 2011)
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