Le nostre richieste al rettore

Le nostre richieste al Rettore Decleva/presidente della CRUI per l’incontro di domani 26 novembre

Al Rettore
dell’Università degli Studi di Milano e all’Ateneo tutto, Chiediamo :
1. Che l’Ateneo si esprima chiaramente e pubblicamente contro i tagli alla ricerca pubblica ed in difesa dei suoi giovani ricercatori.
2. Che
l’Ateneo tutto si opponga fermamente ad una logica punitiva nei confronti delle università non finanziariamente virtuose, la quale si dimostra in primo luogo penalizzante per gli studenti e i giovani ricercatori e non colpisce, invece i responsabili di tali "disfuzioni".
3. Che venga immediatamente bloccato il taglio del 20% delle borse di dottorato e tutti i tagli previsti per gli assegni di ricerca.
4. Chiediamo che in un momento di crisi economica gli
over 65 facciano un passo indietro e vadano inpensione, in modo da arrivare ad un progressivo riequilibrio generazionale all’interno dell’università. Al tempo stesso che si ponga fine alla pratica della proroga dell’incarico anche al dilà dell’altissima età pensionabile.
5. Canali garantiti di accesso ai fondi anche per i non-strutturati in totale autonomia.
6. Un’attenzione dell’Istituzione ai giovani attraverso la predisposizione di fondi specificamente diretti a giovani ricercatori che abbiano finito il dottorato da max 5 anni.
7. Che le forme di accesso a fonti di reddito esterne non siano limitate, esattamente al pari di quanto accade per gli strutturati.
8. Chiediamo che l’Ateneo si impegni in una reale riconduzione di tutte le forme contrattuali atipiche al contratto a tempo determinato
9. Chiediamo che l’Ateneo tutto esprima la sua Solidarietà ai nostri colleghi, giovani ricercatori precari dell’Università di Siena praticamente in bancarotta, che prevede che non partano gli Assegni di Ricerca vinti, che prevede che le docenze a contratto vengano svolte a titolo gratuito.
10. Chiediamo forme stabili di rappresentanza in tutti gli organi
digoverno in cui sono presenti gli strutturati.
11. Agevolazioni per l’accesso ai servizi pubblici (trasporto, utenze varie) e alla formazione (partecipazione a corsi di formazione, spese sostenute per l’acquisto di strumenti e materiali di lavoro); agli alloggi; al servizio mense, o almeno la predisposizione di spazi utili adorganizzarsi il pranzo (ad ex: un frigo, un microonde come accade inmolte Università europee);
12. Considerando la nostra flessibilità che le risorse per la ricerca (dall’accesso alle biblioteche allerisorse informatiche, alle caselle di posta…) siano rese accessibili per periodi di tempo lunghi e ininterrotti
13. Regolamentazione dei carichi didattici (monte ore,
retribuzione)

Al Presidente della CRUI
1. Chiediamo che si esprima chiaramente contro i tagli alla ricerca pubblica ed in difesa dei giovani ricercatori italiani.
2.Chiediamo che si opponga fermamente ad una logica punitiva neiconfronti delle università non finanziariamente virtuose, la quale si dimostra in primo luogo penalizzante per gli studenti e i giovani ricercatori e non colpisce, invece i responsabili di tali "disfuzioni".
3. Chiediamo che proponga per gli Atenei tutti, che in un momento di crisi economica gli over 65 facciano un passo indietro evadano in pensione, in modo da arrivare ad un progressivo riequilibrio generazionale all’interno dell’università. Al tempo stesso che si ponga fine alla pratica della proroga dell’incarico anche al dilà dell’altissima età pensionabile.
4. Chiediamo che si impegni affinchè venga eliminato il sistema della doppia idoneità nei concorsi, che i sistemi di valutazione e reclutamento siano effettivamente basati sul merito, che venga privilegiata l’immissione in ruolo di nuovi ricercatori al di sotto dei 40 anni.
5. Chiediamo che si impegni affinchè la precarietà diffusa che caratterizza le varie forme "contrattuali" cui sono sottoposti gli aspiranti ricercatori all’ inizio della loro carriera (dal dottorato in poi) sia arginata mediante la riconduzione di tutte le forme contrattuali atipiche al contratto a tempo determinato e la delineazione di un sistema di protezioni sociali che garantisca la continuità del reddito nonché l’accesso ai più elementari diritti del lavoratore.
6. Chiediamo che le istituzioni universitarie e della ricerca incentivino la mobilità nazionale e internazionale dei ricercatori, mediante adeguati fondi ed agevolazioni, in modo da favorire sia la competizione a livello europeo dei ricercatori italiani, sia un richiamo maggiore di ricercatori stranieri in Italia.
7. Chiediamo un rilancio del ruolo del CNR ed il rinnovamento di esperienze di fondi del CNR rivolti agiovani ricercatori e non-strutturati.

Giovani Ricercatoritrici Precari/e, Dottorande/i, Assegniste/i, Contrattisti/e,Cultori/trici della materia, Tutor dell’Università degli Studi di Milano

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