Ecco il nostro comunicato sulla manifestazione del 14 e sulle assemblee del 15 e del 16 novembre a Roma.
Comunicato stampa: 115933-Comunicato Stampa.doc
Comunicato unitario Coordinamento precari/e della ricerca di Milano – (versione word: ComunicatoPerliste.doc)
Leggetelo qui sotto:
Ilfuturo è di chi lo ricerca
Scioperonazionale dell’Università e della Ricerca del 14 novembre 2008
Come coordinamento milanese deiPrecari/e della ricerca aderiamo allo sciopero nazionale dell’Università edella Ricerca del 14 novembre. Saremo presenti con uno striscione cittadino eproponiamo di fare uno spezzone nazionale unitario di non strutturati dellediverse città .
La legge 133/08, i decreti 137 e180 costituiscono un grave attacco al caratterepubblico dell’istruzione tutta (dalle scuole per l’infanzia al sistema dialta formazione), al diritto allo studio per tutti e tutte e alla libertà diricerca.
Non si tratta di una questionesolo “universitaria” ma riguarda le linee strategiche di sviluppo del nostropaese: quale futuro vogliamo?
I tagli dei finanziamenti e ladrastica riduzione del turn-over del personale docente (ancorché differenziatasulla base di una presunta virtù contabile dei singoli atenei!) confermano ilmancato riconoscimento del ruolo strategico dell’Università e della ricerca perlo sviluppo del Paese, in linea di continuità con il trattamento riservato almondo universitario anche dai precedenti governi. Costituiscono, inoltre, unulteriore attacco alla qualità dell’insegnamento e della ricerca, nella misurain cui mettono a rischio il diritto allo studio e il ricambio generazionalenelle Università. Infine, non incidono affatto sui veri e cronici problemidell’Università italiana, di cui siamo ben consapevoli – e vittime. Non sitratta di difendere lo status quo, bensì di garantireil futuro stesso dell’università pubblica e della ricerca libera nel nostropaese.
Pur essendo “diversamentestrutturati”, ci consideriamo una risorsa fondamentale all’interno del processodi costruzione del sapere e in quanto tali vogliamo contribuire allo sviluppodi proposte concrete per una riforma dal basso del sistema universitario. Unariforma che promuova il sapere libero come benepubblico costruito per e con la collettività.
Sulla scorta di questi principiriteniamo inaccettabili misure che considerano gli investimenti nell’universitàe nella ricerca come delle spese da razionalizzare:la ricerca va valorizzata, non affondata a colpi di tagli!
Vogliamo avere voce in capitolo,affrontare le questioni quotidiane per contribuire a pensare una nuova università. In questa prospettivachiediamo in primo luogo che vengano cancellati i tagli ai finanziamenti cheminacciano la ricerca ed il ricambio generazionale, inquadrano l’universitàcome spesa da contenere e definiscono il merito di un ateneo sulla base dellasua contabilità. La ricerca è un investimento sul futuro, come del resto laComunità Europea ha riconosciuto nella Convenzione di Lisbona. In questa chiavechiediamo che gli investimenti in università e ricerca vengano non tagliati maincrementati, puntando al raggiungimento del 3% del prodotto interno lordo. Lasituazione critica dell’università è legata a un cronico sottofinanziamento checerto i tagli non risolvono.
Vogliamo un’università chegarantisca effettivamente la produzione di un libero sapere scardinando queimeccanismi di affiliazione che non consentono ai giovani ricercatori di avereun ruolo attivo nel sistema della ricerca. In questo quadro vogliamo che l’accessoalle risorse non sia vincolato alla partecipazione di membri strutturati echiediamo l’istituzione di fondi di finanziamento per i giovani ricercatori. Laricerca libera comincia con l’autonomia di chi la pratica. Per poterpartecipare come membri attivi alla vita universitaria, chiediamo che siariconosciuto (anche istituzionalmente) il nostro ruolo, e pertanto che sia datala possibilità anche ai non strutturati di partecipare stabilmente agli organiaccademici di rappresentanza. Infine, per favorire il ricambio generazionalechiediamo che l’età pensionabile per il personale accademico sia fissata a 65anni.
Invitiamo tutti/e a partecipareagli Stati Generali Nazionali dell’Università e della Ricerca che si terranno aRoma il 15 ed il 16 novembre, per un confronto sul futuro dell’università edella ricerca e l’elaborazione di proposte condivise e concrete per latrasformazione dello stato di cose presente. Proponiamo la creazione di uncoordinamento nazionale per l’elaborazione di proposte e per iniziative comuni.L’università è composta da diverse componenti che devono poter trovareespressione e voce in un confronto libero e aperto. Per questo deploriamofortemente le difficoltà organizzative che rischiano di impedire allacomponente studentesca la partecipazione alla manifestazione nazionale di Roma.
Diversamente strutturati
Coordinamento Precari/e dellaricerca di Milano
http://diversamentestrutturati.noblogs.org/