Sul concorsone, una lettera aperta, che si legge su ROARS: ”
Egregio Signor Ministro Profumo,
essendo un’insegnante precaria semi-occupata non ho avuto molta difficoltà a trovare il tempo per scriverLe nella speranza di liberarmi di tutto il livore di cui Lei purtroppo è il motivo. Non me ne voglia, ma dopo un Ministro della Pubblica Istruzione che ha ritenuto possibile incrementare il sapere scientifico degli Italiani sottraendo spazio alla conoscenza della lingua italiana, credevo che nel mondo della scuola il fondo fosse stato toccato e che nessuno avrebbe potuto far peggio di chi L’ha preceduta. Lei invece è riuscito a sorprendermi inventandosi questa trovata del concorsone che mette in palio nientemeno che 11.542 posti e cattedre di personale docente; in verità si tratta di ben poca cosa se si considera che questa cifra va distribuita su tutto il territorio nazionale e fra le scuole di ogni ordine e grado.”