Di fronte al rifiuto del ministro Brunetta di parlare con i precari (‘siete la parte peggiore dell’Italia’) – raccontato qui – e alle successive dichiarazioni (false) dello stesso ministro, riportiamo la lettera di un precario dell’università che ci sembra significativa… 🙂
Ricevo e pubblico volentieri questa lettera spedita oggi al ministro da un amico:
“Gent.mo Ministro Brunetta,
mi presento: sono uno dei tanti precari dell’Università Italiana. Ho terminato il mio dottorato nel 2005 e lavoro ora con degli assegni di ricerca annuali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, Facoltà di Agraria.
SapendoLa rinomato Professore Ordinario, addirittura in passato prossimo al Nobel (stando alle Sue dichiarazioni durante la puntata di Matrix del 18 giugno 2008), mi sono incuriosito e ho raccolto alcune informazioni circa il Suo curriculum. A quanto ho trovato, Lei è diventato Associato con la grande sanatoria del 1982. Al tempo la Sua attività editoriale constava in una monografia e due saggi, nessuno dei quali su riviste internazionali referate.
Sono poi passato a consultare il sito ISI Web of Science, che come Lei certo saprà è un pò la Bibbia per quelli come noi che lavorano nel mondo della ricerca: vi si trovano tante informazioni utili come il numero di lavori pubblicati su riviste internazionali referate, il numero di citazioni e parametri di impatto della propria attività scientifica come l’H index. Spesso faccio delle ricerche per confrontare il mio curriculum con quello dei colleghi, capire a che livello mi trovo rispetto a quelli più bravi di me, e spronarmi a fare meglio.
Consultando la Sua pagina ad oggi ho trovato due lavori, uno del 1993 e nel 2001. Il numero totale delle citazioni ai Suoi lavori ISI assomma a zero. Anche il mio curriculum è comunque abbastanza modesto, faccio attività di ricerca dal 2003, ho 9 pubblicazioni ISI, un totale di 38 citazioni ed H index di 4. Dico modesto senza ironia in quanto vi sono altri precari nel mio stesso settore di ricerca che hanno pubblicato di più di me.
Per concludere e non tediarLa ulteriormente, mi chiedevo quindi se, forte della Sua esperienza, potesse darmi qualche consiglio per muovermi meglio nel mondo della ricerca e magari raggiungere il tanto agognato posto fisso che Lei ricopre dal 1982. Sa com’è, già lavorare con i tagli ed i blocchi al turn-over è difficile, in più quando dico in giro che sono precario spesso mi guardano come se fossi un fannullone, e io mi vergogno molto perchè so bene che di questi tempi non c’è quasi insinuazione peggiore..
Distinti Saluti,
Xxxxxx Xxxxxx”
http://www.youtube.com/watch?v=pXKBd3Cg8f0
Segnaliamo anche questa lettera (vera), particolarmente chiara in merito.
Infine, segnaliamo che il CPU aderisce al presidio al ministero.
non vi vedo e non vi sento … questo è il punto. Poche settimane fa è accaduto al Ministro Sacconi di essere colto alla sprovvista dai precari di Italia Lavoro che, non essendo dei sprovveduti, han saputo metterlo in grave imbarazzo di fronte a platee che van blaterando di innovazione dimostrando nei fatti di non saper gestire con intelligenza le risorse che hanno a disposizione. Al suo posto mi sarei preparata a incursioni di questo tipo invece che fuggire facendo imbestialire gli “invisibili” provocando insulti reciproci. Bastava elegantemente fissare un incontro ad hoc in altro orario, ma quando non si hanno idee innovative per combattere la situazione che i precari vivono è preferita, evidentemente, la fuga e l’ira.