L’ultima del vicepresidente del CNR

E dopo le valutazioni sul Giappone, una nuova appassionante teoria, questa volta sulle ragioni del crollo dell’impero romano.
L’ultima di De Mattei: «Roma cadde per troppi gay» (4 aprile 2011, Il Futurista)
Tutta Italia era in ansia per la nuova rivelazione dei vicepresidente del Cnr, De Mattei. Il quale, senza smentire le attese, l’ha sparata: “L’impero romano è finito perché c’erano troppi gay”. Lo storico dalle frequenze di Radio Maria delucida sul fattaccio, citando tale Salviano di Marsiglia. Fu fatta “cenere del prestigio di Roma grazie alla macchia infamante di quella perversione contro natura”. Che prende il nome di omosessualità, dando così avvio ad una ricostruzione che offre la cifra storica del perchè i Cartaginesi finirono in malo modo. Ma non finisce qui, perché i Cartaginesi e quel loro vizietto, lo contagiarono anche ai Romani, altri cittadini folgorati sulla via della libertà sessuale. E che secondo De Mattei subirono il crollo in virtù dell’abominevole “presenza di pochi invertiti, una vergogna per tutto l’impero”.

Con la salvezza incarnata dai barbari, “uno strumento del giudizio di Dio”, secondo Salviano. Non c’è che dire, la storia è così semplice, basta solo  individuare quei pervertiti e il gioco è fatto. E noi poveri illusi che cercavamo lumi e cause in analisi approfondite ed in rilievi geopolitici.

 

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