Proteste in tutta Italia (vedi anche Atenei in rivolta, Radio Onda Rossa): cortei nelle principali città, ma soprattutto in diverse zone delle città, tangenziali e autostrade bloccate a Torino, Genova, Bologna, Cosenza, Pisa, Napoli. Porto bloccato a Palermo. 18 in tutto le stazioni FS occupate (Milano, Pisa, Pistoia – dove il sindaco invita gli studenti a proseguire la loro “battaglia giusta”, Parma, Padova, Vicenza, Venezia Mestre, Roma Termini…). A Roma, alcuni automobilisti abbracciano gli studenti in corteo. Sedi universitarie occupate a Roma, Bari, Milano, L’Aquila, Campobasso, Brescia, Reggio Emilia (dove partecipa anche Ligabue). Variazioni sul tema evento-metafora a L’Aquila (scatole vuote invece del diritto allo studio), Milano (il funerale dell’Università), Udine (fucilazione del diritto allo studio), Sassari (processo agli intellettuali sardi “colpevoli” di incitare alla cultura). Manifestazioni di dissenso via letame/immondizia/uova a Bologna (letame davanti alla sede del PDL), Napoli (uova e immondizia all’Unione degli industriali e alle sedi di Regione e Provincia), Genova (letame agli assessori, uova contro la sede della Confindustria), Milano (uova alla sede distaccata dell’Università Cattolica). Continua l’occupazione dei monumenti, a Lecce occupato l’anfiteatro romano, a Venezia il Canal Grande, a Parigi gli studenti Erasmus calano uno striscione dall’arco di trionfo, a Genova occupato simbolicamente Palazzo Ducale, a Palermo la cattedrale e il monumento ai caduti, a Bari il Petruzzelli, a Roma San Pietro in Vincoli e il Campidoglio, a Verona la Torre dei Lamberti. Blitz al comune a Milano, Ferrara e Udine, alla sede del MIUR di Torino. A Palermo, gli studenti entrano nella sede RAI, mentre a Teramo irrompono nella Radio dell’Ateneo.
Cariche della polizia a Roma e a Milano.