La scuola torna il piazza Registi e scrittori con gli studenti
Il «regalo» alla scuole paritarie, le borse di studio con il contagogge, le supplenze affidate alla buona sorte, le gite scolastiche che rischiano di saltare per i fondi all’osso. La scuola ha perso la esse maiuscola per il disinteresse del ministro «unico» dell’Istruzione alla quale preoccupa solo l’«effetto Bocchino» sul Pdl. Ma l declino della scuola nessuno si rassegna. La Gelmini si rassegni. Domani l’intero mondo della Conoscenza invaderà tutte le piazze d’Italia. Cento i cortei studenteschi, da Milano a Palermo. Mentre il sindacato Flc-Cgil ha indetto lo sciopero della prima ora di lezione in tutte contro i tagli.
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLO STUDENTE
Il sindacato guidato da Susanna Camusso e in prima fila con manifestazioni, assemblee e dibattiti. A Roma in piazza Navona, dalle 16.30 alle 20.30, ci sarà un presidio della Flc e delle associazioni degli studenti: spettacoli, musica e una tavola rotonda a cui parteciperanno Paolo de Nardis (sociologo), Paolo Leon (economista), Lidia Ravera (scrittrice). Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, sarà, invece, a Padova insieme al segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo.
«LADRI DI FUTURO»
Il 17 novembre è un giorno simbolico per il mondo studentesco. Il 17 novembre del 1939 gli occupanti nazisti uccisero 9 studenti all’università di Praga e i loro insegnanti. E ancora: il 17 novembre del 1973 un carro armato abbattè il Politecnico di Atene per reprimere la rivolta studentesca contro la dittatura militare. Il 17 novembre 1989 in Cecoslovacchia la commemorazione del ’39 divenne l’inizio della rivolta contro il regime. Domani, mercoledì 17 novembre saranno in piazza l’Uds (l’Unione degli studenti), che presenterà la sua alternativa di riforma, l’Udu (Unione degli universitari), la Rete degli studenti con lo slogan «Il futuro è adesso… riconquistiamolo!». Tra le richieste comuni, il ritiro dei tagli alla scuola e all’università e maggiori investimenti sul diritto allo studio.
CENTO CORTEI: APPELLO DELLA CULTURA
Artisti, associazioni ed esponenti del mondo della cultura si schierano al fianco degli studenti che mercoledì prossimo sfileranno in oltre 100 cortei in tutta Italia. Un appello contro «la deriva culturale del nostro paese di cui i tagli a scuola e università ne sono la rappresentazione politica» sta circolando in rete in queste ore (www.retedellaconoscenza.it) ed è stato firmato tra gli altri da Erri de Luca (scrittore), Toni Servillo (attore), Ettore Scola (presidente onorario fondatore Cinemovel), Moni Ovadia (artista), Ascanio Celestini (artista), Caparezza (musicista), Andrea Rivera (artista) e Paolo Flores d’Arcais (direttore Micromega).
«Abbiamo lanciato lo slogan ‘Ladri di futuro’? – sottolinea Roberto Iovino, portavoce della Rete della Conoscenza – perchè convinti che i tagli all’istruzione, all’università e all’industria culturale messi in atto anche nell’ultima finanziaria da Gelmini e Tremonti siano un furto non solo a noi giovani ma al futuro di tutto il nostro paese. È la stessa logica dell’attacco generalizzato ai diritti dei lavoratori». L’appello è stato sottoscritto anche da numerosi rappresentanti del mondo dell’associazionismo e del sindacato da sempre impegnati nella difesa della scuola e dell’università pubblica: tra questi firmatari Nando Dalla Chiesa (presidente onorario Libera), Vittorio Cogliati Dezza (pres. nazionale Legambiente), Paolo Beni (pres. nazionale Arci), Flavio Lotti (Coordinatore Tavola della Pace), Paolo Patanè (presidente Arcigay), Alex Zanotelli (missionario comboniano), Giulio Marcon (portavoce Campagna Sbilanciamoci), Gabriella Stramaccioni (coordinatrice nazionale Libera), Maurizio Landini (Segr. Gen. Fiom/Cgil), Fernando D’Aniello (segretario Associazione Dottorandi Italiani), Alessandro Ferretti (ricercatore Rete 29 Aprile), Marco Bersani (Attac Italia), Roberto Morrione (direttore Liberainformazione.org), Peppe Ruggiero (co-autore Biutiful Cauntri, giornalista).