Avevamo scritto un breve report, in forma di diario, sulla prima serata di occupazione della facoltà di fisica, alla Statale di Milano. Ieri, con il tentativo di sgombero di via Savona 18 prima, con il corteo da città studi e le lezioni in p.zza mercanti seguite dalla mobilitazione per i corridoi e gli uffici di via Festa del Perdono, non c’è stato il tempo e la forza di pubblicarlo.
Lo facciamo con il consueto ritardo riaffermando un principio semplice ma non facile…soprattutto da conquistare.
Per noi lottare contro il processo di bologna ed intervenire sul tema del diritto allo studio è significato sempre innanzitutto affermare un principio: non saranno tasse più basse e finanziamenti a salvare/migliorare i nostri atenei.
Dietro il brand del diritto allo studio, che in troppi hanno sporcato con fantasie perverse, noi abbiamo sempre identificato il tema del libero accesso ai saperi e all’informazione, il tema di una mobilità garantita economica e sostenibile e prima di tutto il tema del diritto all’abitare.