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L’Onda: non paghiamo noi la crisi
Tafferugli e scontri tra studenti dell’Onda e polizia si sono verificati in via XX Settembre, nei pressi del ministero dell’Economia durante lo sciopero del mondo dell’istruzione e di quello del pubblico impiego. Negli scontri uno studente è stato colpito ad un occhio e due sono caduti in terra. La polizia, intervenuta con due blindati, ha cercato di bloccarli, ma dopo tafferugli e momenti di tensione, alcune migliaia di studenti e precari sono riusciti ad arrivare davanti al ministero al grido: «Noi la crisi non la paghiamo». Al centro della protesta, indetta dalla Cgil, le politiche «di tagli» del governo. «La Flc Cgil – si legge in una nota sul sito del sindacato – non accetta le scelte di regresso civile che le misure del governo portano con sè e non accetta di rassegnarsi ad un destino collettivo e individuale sempre più povero e privo di prospettive».
Al grido di «noi la crisi non la paghiamo», l’onda ha raggiunto il ministero dell’economia in via xx settembre dopo aver beffato i blocchi delle forze dell’ordine. i ragazzi ripetono in coro «la gente come noi non molla mai» e lanciano improperi contro il ministro giulio tremonti. «difendiamo il nostro futuro» e «il vostro deserto ci autorizza alla lotta, la conoscenza non ammette divieti» sono due degli striscioni esposti sotto al dicastero del tesoro. mentre non lontano sono momenti di tensione tra il corteo dell’onda e la polizia, gli studenti dei licei di roma, partiti da piramide dopo una serie di contrattazioni con le forze dell’ordine, sono arrivati invece al ministero dell’istruzione. sono oltre 500 e urlano slogan contro il ministro mariastella gelmini. davanti un grande striscione: «ci vogliono ignoranti, ci avranno ribelli. bloccare la riforma, riprenderci il futuro». tutto intorno è bloccato.