Interessati dodicimila docenti, per loro supplenze brevi e indennità
Le Regioni finanzieranno progetti in cui inserire gli insegnanti disoccupati
Precari scuola, sì del governo
"Aiuti per i supplenti annuali"
Ma i comitati insorgono "I contratti di disponibilità non risolvono nulla
Sono solo un palliativo, il governo intervenga su tagli indiscriminati"
ROMA – Il consiglio dei ministri ha approvato oggi una norma che consente di tutelare gli insegnanti precari. La norma verrà inserita nel decreto legge Ronchi (su questioni ambientali) e interesserà una platea di 12-13 mila docenti che fino allo scorso anno hanno avuto supplenze annuali. Ma i precari hanno immediatamente manifestato la loro contrarietà verso un provvedimento che definiscono un palliativo.
"La Finanziaria – ha affermato il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini – prevedeva un taglio di 43.000 posti. Di questi 30.000 si sono liberati attraverso i pensionamenti. Restano 12-13.000 insegnanti che hanno il diritto all’indennità di disoccupazione".
Grazie alla norma "salva precari" questi insegnanti potranno avere, secondo quanto spiega il ministro, una via preferenziale per rimanere all’interno della scuola, attraverso le supplenze brevi, e potranno essere coinvolti in progetti educativi: contro la dispersione scolastica, il sostegno ai soggetti più deboli, o per l’orientamento. Secondo il ministro Gelmini con questa norma, inserita in un decreto legge e quindi immediatamente efficace, "il governo ha mantenuto un impegno preciso e importante che anche i sindacati aspettavano con ansia".
Il ministro dell’Istruzione ha poi descritto quali saranno i prossimi passi: "Ora procederemo anche con gli accordi con le singole Regioni. E’ un risultato significativo, frutto dell’impegno di tutti. Adesso inizierà l’iter parlamentare, ma c’è forte sollievo, e questo è un punto di orgoglio per il governo". Il sostegno ai precari avverrà grazie anche ad accordi con le Regioni che potranno finanziare progetti di rafforzamento dell’offerta formativa in cui inserire gli insegnanti disoccupati. L’attivazione e la cessazione dell’indennità di disoccupazione sarà gestita attraverso l’Inps. La norma varrà solo per l’anno scolastico 2009/2010 perché, spiega la Gelmini "per il prossimo anno non ci aspettiamo di avere questi problemi".
La risposta dei precari. I Comitati insegnanti precari hanno espresso però un "netto rifiuto" per la norma inserita nel decreto Ronchi. "Non risolvono l’emergenza istruzione, sono solo un palliativo". I Cip aggiungono anche che il provvedimento potrebbe scatenare ulteriori conflittualità, andando a escludere coloro che hanno lavorato per l’intero anno scolastico con incarichi dei presidi (e non con l’assegnazione annuale come previsto dal provvedimento) e tutti quelli che hanno maturato un anno di servizio cumulando più periodi in diverse scuole o per vari insegnamenti. Per i Cip, in ogni caso, il problema non sono soltanto i precari, ma bisogna andare più a monte: "Il governo non è intervenuto in alcun modo sulla questione nodale dei tagli indiscriminati nella scuola pubblica". Tagli non solo al personale, ma anche all’orario, agli istituti e alle classi.
(9 settembre 2009)