Appello di alcune sigle del mondo universitario
ADU, ADI, ANDU, APU, CISAL Universita’, CISL Universita’, CNU, CNRU, FLC CGIL, SUN, UIL P.A.-U.R. AFAM, UDU, UGL Universita’ e Ricerca
APPELLO AL MONDO UNIVERSITARIO
Nell’ottobre 2008 abbiamo proposto al mondo universitario e inviato al Governo, alle Commissioni parlamentari e a tutti i Gruppi parlamentari, un "Programma per l’Universita’" dove si indicava la direzione per affrontare i principali nodi dell’Universita’ italiana:
– sistema di finanziamento;
– reclutamento, avanzamento e stato giuridico della docenza;
– governo dei singoli Atenei e del Sistema nazionale;
– diritto allo studio;
– didattica;
– valutazione;
– dottorato di ricerca.
Nessun confronto si e’ da allora realizzato con le Istituzioni, mentre il Governo e il Parlamento hanno continuato ad adottare provvedimenti improvvisati e parziali, che hanno ancora di piu’ aggravata la crisi dell’Universita’ senza risolverne le attuali indubbie criticita’, da noi sempre sottolineate.
Questa situazione non e’ piu’ sostenibile ed occorre che l’intero mondo universitario ne prenda atto per impedire ulteriori provvedimenti negativi per l’Universita’ pubblica e per rilanciare il suo ruolo centrale per lo sviluppo sociale ed economico del Paese.
Nel riproporre oggi il nostro "Programma" al Governo, alle Commissioni parlamentari, a tutti i Gruppi parlamentari e a tutti i Partiti, rinnoviamo con forza il nostro invito a un confronto immediato, reale e approfondito.
Tutti i componenti del mondo universitario devono impegnarsi in prima persona per impedire la cancellazione dell’Universita’ pubblica, destino al quale essa e’ condannata per i tagli decisi per il 2010.
L’abolizione dei tagli e nuovi consistenti finanziamenti sono solo la premessa per il rilancio dell’Universita’ che richiede anche un intervento legislativo che affronti le questioni nella direzione indicata nel nostro "Programma", in un contesto Europeo e mondiale che ha fatto
dell’investimento nella conoscenza uno degli strumenti fondamentali per il superamento della crisi economica.
Non c’e’ piu’ tempo e per questo invitiamo a convocare a partire dalla prossima settimana in tutti gli Atenei assemblee aperte a tutte le
componenti, e indiciamo un’Assemblea nazionale a Roma da tenersi nella seconda meta’ di aprile.