Il protocollo della repressione
Mer, 18/03/2009 – 17:59
A pochi giorni dalla firma del "protocollo per la regolamentazione dei cortei"voluto dal sindaco Alemanno, dal prefetto di Roma e concordato con i sindacati confederali al gran completo [cgil – cisl – uil] assieme alla confcommercio, si iniziano a vederne i primi effetti.
La manifestazione studentesca contro la riforma universitaria, promossa anche dalla CGIL, è stata ripetutamente caricata da Polizia e Guardia di Finanza schierate a bloccare tutte le uscite, ad ogni tentativo del corteo di uscire dalla città universitaria. [cronologia della mattinata]
Tutto questo avviene pochi giorni dopo che nella facoltà di Scienze Politiche di Roma 3, i fascisti di Azione Universitaria e Foro753 hanno prima minacciato e poi aggredito gli studenti con caschi e cinte.
Deriva securitaria e repressione vanno a braccetto, così mentre il diritto di manifestare del movimento viene attaccato, a Roma3 nonostante i fascisti sia riusciti a trasportare dentro l’università spranghe, catene e materiale nazista, gli viene autorizzato un volantinaggio e una conferenza stampa, mentre i collettivi (sia della Sapienza che di Roma3) hanno già le prime"strette" sulle autorizzazioni alle proprie iniziative.