Università: verità e bugie.

da unimi.it:

L’ondata di denigrazione indiscriminata che si è abbattuta sull’università italiana ha spinto un gruppo di ricercatori del nostro ateneo, coordinati dal prorettore Marino Regini, a verificare i dati su cui si fondano le critiche, attraverso una ricerca comparata fra i sistemi universitari dei sei maggiori paesi dell’Europa occidentale: Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna e Olanda, oltre all’Italia.

Il risultato è molto interessante e per vari aspetti inatteso: molte delle accuse che vengono rivolte alla nostra università non reggono il confronto dei numeri.

La ricerca prende in esame le cinque grandi aree di criticità emerse in questi ultimi mesi:
• la proliferazione eccessiva dell’offerta formativa,
• la scarsa produttività degli atenei,
• il sistema di reclutamento e le “baronie”,
• la spesa eccessiva caratterizzata da sprechi e inefficienze,
• la mancanza di attenzione alle necessità del mondo del lavoro.

In molti casi i nostri numeri sono migliori di quelli degli altri paesi (i famosi 5.500 corsi di laurea italiani si confrontano per esempio con gli 8.955 della Germania) e questo vuol dire sia che i dati vanno letti in chiave diversa, sia che alcune criticità sono comuni alle maggiori università europee, le quali però adottano soluzioni di segno completamente opposto a quelle che vanno facendosi strada nel nostro Paese.

Risultano invece confermati la rilevanza dei problemi del reclutamento e della governance, benché non così dissimili in altri paesi, un approccio non selettivo al finanziamento per la ricerca e comunque in generale la necessità di un intervento.

Lo studio comparativo – con un corredo di dati che provengono in parte da fonti sovranazionali quali OCSE, Eurostat e Eurydice, ma per la maggior parte da fonti nazionali poco accessibili o addirittura da fonti degli atenei – è un prodotto collaterale di una ricerca PRIN coordinata dal professor Regini e offre a chi voglia occuparsi seriamente dei problemi dell’università italiana un’immagine articolata della situazione europea con cui dobbiamo confrontarci.

(vai all’articolo per scaricare la sintesi della ricerca in formato pdf) 

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