ASSEMBLEA DEGLI “STATI GENERALI DI BICOCCA”
GIOVEDÌ 17 GIUGNO ORE 13.30 aulaU7-3 (Scarica il volantino: VOLANTINO ASSEMBELA 17 new.doc)
ASSEMBLEA DEGLI “STATI GENERALI DI BICOCCA”
GIOVEDÌ 17 GIUGNO ORE 13.30 aulaU7-3 (Scarica il volantino: VOLANTINO ASSEMBELA 17 new.doc)
"La nuova armata Brancaleone" è un cortometraggio del 2010 realizzato da alcuni studenti del Cine-TV "Roberto Rossellini" di Roma su cui il maestro Mario Monicelli, assieme a Mimmo Calopresti e Renzo Rossellini, ha apposto la propria firma in sostegno alle attività di protesta contro i tagli alla scuola pubblica compiuti dal decreto Gelmini. La presentazione è avvuta alla stampa giovedì 3 giugno 2010 presso la Sala Cinema dell’istituto alla presenza del regista Monicelli e del produttore Rossellini seguiti da Calopresti. "La nuova armata Brancaleone" è uno spaccato dell’Italia di oggi, speranze, illusioni, vizi, virtù e un’ipotesi su un futuro prossimo venturo. Tutto visto dall’occhio di chi l’Italia la capisce bene. Le musiche sono di Stefano Lentini, la fotografia di Massimo Franchi e il montaggio dell’alunno Paolo Ballarini. Recita Roberto Renna. (da l’Unità – vai al sito)
La protesta dei ricercatori viene osteggiata da alcuni ordinari. Ecco alcune delle argomentazioni che utilizzano.
Una Società senza Baroni (E possibilimente senza Università) – I. Diamanti
– da Repubblica (vai all’articolo).
Pare che gran parte dei problemi del paese siano riassumibili nel binomio vizioso Statali-Professori. Certo, altre categorie sono, da tempo, bersaglio di critiche durissime. Fra tutti: i magistrati. Ma loro, almeno, hanno potere. Altrimenti non continuerebbero ad essere, dopo tanti anni, al centro di attacchi – sempre più duri – da parte del premier e della classe politica – soprattutto, ma non solo – di centrodestra. Degli statali, invece, “non glie ne frega niente” a nessuno, ormai. La manovra finanziaria del governo, per metà, grava su di loro. Il che – al di là del merito – non ha sollevato nessuna reazione, nessuna protesta. Quasi che, ormai, non si attendessero alcun ascolto. Perché reagire se non ti aspetti alcuna solidarietà sociale – visto che, da fannullone quale sei, il tuo stipendio è, per definizione, rubato?
La manovra 2010 e i precari della ricerca
Di precariodellaricerca
Analizziamo punto per punto lamanovra Tremonti(o meglio la “bozza” di manovra) checircola in questi giorni, con una cura particolare per le disposizioni che riguardano la ricerca e l’università. Da segnalare in modo speciale il comma 10 “zeroaumenti”, il comma 27 “dimezzaprecari”, i commi 54-59 “sopprimienti”. Fantastico anche il comma 77 “nopensionenoparty”.
Comma 1: in tutta la P.A. dal 2011 la spesa per studi e consulenzenon potrà superare il 50% della spesa del 2009.
Comma 2: in tutta la P.A. (escluse Università, Enti di ricerca, e Beni Culturali) la spesa per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità non potrà superare il 50% della spesa del 2009.
Comma 3: in tutta la P.A. dal 2011 la spesa per sponsorizzazioni non potrà superare il 50% della spesa del 2009.
Comma 4: in tutta la P.A. (ad eccezione di un “motivato provvedimento” comunicato preventivamente agli organi di controllo e delle spese per ispezioni) la spesa per missioni non potrà superare il 50% della spesa del 2009.
La maggioranza si divide sull’avvio ritardato dell’anno scolastico. Il senatore Giorgio Rosario Costa (pdl) ha proposto la riapertura il 30 settembre, anche per dare una mano all’industria turistica. Ma la Lega Nord non ci sta. «La proposta del Pdl di tornare a scuola il 30 settembre è inattuabile», commenta la senatrice del Carroccio, Irene Aderenti. Mentre il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini si dice «molto aperta». Questa idea «si discute da tempo. Il nostro paese vive di turismo e a settembre si possono avere migliori opportunità economiche per le vacanze. Posticipare l’apertura dell’anno scolastico – ha spiegato il minsitro – potrebbe aiutare molte famiglie e dare anche un aiuto al settore turistico. Vedremo come il Parlamento deciderà in merito».
Riceviamo e pubblichiamo (dall’università di Roma).
Carissimi abbiamo avuto conferme dell’intenzione di penalizzare fortemente il comparto dell’universita’ e della ricerca con la manovra correttiva del Tesoro (blocco per un triennio degli scatti stipendiali, poi non recuperati, blocco dell’adeguamento ISTAT per un biennio, fortissima riduzione del turnover fino al 2014, tagli dell’FFO che rimangono fortissimi). Abbiamo quindi predisposto una petizione on line ieri pomeriggio, che riusciamo a portare all’attenzione del ministro, con l’idea di cercare di raccogliere quante piu’ firme possibili entro stamattina (25/5). Vi chiedo di aderire se siete d’accordo e di farla circolare. Massimizzare il numero di adesioni entro oggi e’ importante per far vedere che c’e’ una risposta del mondo accademico. Immagino che la partita’ continuera’ a giocarsi nei prossimi giorni quindi continuate a fare circolare se siete convinti dell’iniziativa
Vai alla petizione.
Riceviamo e pubblichiamo.
C.N.R.U. – Manifesto sulla questione dei Ricercatori Universitari
Premesso che il CNRU sostiene con forza la richiesta di maggiori finanziamenti all’Università pubblica affinché possa assolvere i suoi
compiti istituzionali, esso ritiene che nello stato attuale di congiuntura finanziaria le eventuali risorse debbano essere impiegate
principalmente per risanare i bilanci degli atenei, rilanciare la politica dei servizi agli studenti, risolvere il problema del precariato e dell’inserimento dei giovani.
Proprio per queste ragioni il CNRU è convinto che avanzare richieste di finanziamento per le progressioni di carriera dei Ricercatori non sia prioritario e anzi distrarrebbe le poche risorse eventualmente disponibili (turn over) pregiudicando così la possibilità di dare soluzione a problemi più urgenti.
Riceviamo e pubblichiamo
Il corriere online riporta una bozza della finanziareia. Vi allego le riflessioni operate dalla rete dei ricercatori Rete 29 Aprile.
*Manovra finanziaria: le retribuzioni dei giovani ricercatori tagliate più di quelle dei parlamentari*Il taglio retributivo per i ricercatori universitari all'inizio della carriera è maggiore del tanto declamato taglio alle retribuzioni dei parlamentari, dei ministri e dei sottosegretari di stato e dei manager pubblici. È quanto risulta dalla bozza della manovra finanziaria correttiva pubblicata dal Corriere della Sera online, con misure che vanno a colpire tutto il sistema universitario nel suo complesso ma soprattutto i giovani ricercatori:
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