Il 3 Novembre un gruppo di studenti e precari è entrato al Ministero dell’Istruzione, a Roma, per manifestare contro la riforma e i tagli a scuola e ricerca.
Guarda i video della manifestazione.
Il 3 Novembre un gruppo di studenti e precari è entrato al Ministero dell’Istruzione, a Roma, per manifestare contro la riforma e i tagli a scuola e ricerca.
Guarda i video della manifestazione.
Molto interessante (sic!)
DDL definitivo: DDL_28_ottobre_ore_9_definitivo.pdf
Commento: Riforma_Università.doc
Il Governo conferma la riforma e i tagli di Tremonti: 1000 milioni in meno in 5 anni. I manager guideranno gli atenei
di Caterina Perniconi
La fine di un’epoca. Con la riforma dell’Università approvata ieri dal Consiglio dei ministri, sostanzialmente si chiude il capitolo ‘Università pubblica’ in Italia. Il nostro paese non è più in grado di sostenere il sistema e garantirne l’eccellenza. Perciò apre ai privati, che presiederanno i Consigli d’amministrazione e, inevitabilmente, influiranno sull’autonomia degli atenei.
“Un’altra occasione persa, non risolve nessuno dei nostri problemi” a cura di Caterina Perniconi
Pubblichiamo di seguito alcune e-mail che ci sono arrivate dopo il varo della riforma dell’Università da parte del Consiglio dei ministri. Continuate a inviarci le vostre segnalazioni e le vostre storie all’indirizzo ricercatori@ilfattoquotidiano.it
DOTTORANDA INCOMPATIBILE È incredibile quello che succede nelle università. E incredibile come le cose continuino a cambiare e a peggiorare. Viene fatta una riforma delle Università senza fare una riforma dei dottorati. Ho vinto un posto per un dottorato di ricerca senza borsa che potevo frequentare grazie a un assegno di ricerca. Ora ne viene sancita l’incompatibilità e io dovrò rinunciare al dottorato. Se il dottorato è incompatibile, anche senza borsa, con l’assegno di ricerca (con rinnovo annuale), come faremo, io e altri colleghi, a mantenerci? Perché non hanno pensato, prima di togliere altre possibilità, di dare una borsa a tutti i dottorandi? Ringrazio “Il Fatto” per questo filo diretto di sfogo! Chiara Tambani
Mozione dell’Assemblea di Studenti, Docenti e Personale Tecnico-Amministrativo della Facolta’ di Lingue dell’Universita’ di Catania – Giovedì 5 novembre 2009.
L’assemblea di studenti, docenti, personale tecnico-amministrativo della Facolta’ di Lingue e Letterature Straniere dell’Universita’ di Catania denuncia con forza gli incoerenti e scomposti disegni di riforma del sistema universitario proposti dal Governo. Ritiene che tali provvedimenti – aldila’ degli annunci mediatici e miracolistici – comportino un’inaccettabile riduzione del finanziamento per l’Universita’ e siano destinati a generare uno stato – in parte gia’ presente – di dissesto della cultura e di morte di quell’alta formazione pubblica che costituiscono il futuro del nostro paese, ma anche i piu’ forti antidoti contro la crisi
economica e sociale globale da cui siamo investiti.
La conoscenza in piazza. Iniziativa promossa da FLC-CGIL. Scarica il volantino: conoscenza in piazza.pdf
Milano, 7 novembre, h15 Sant’Eustorgio
L’intero mondo del sapere, della conoscenza, della cultura in tutte le sue manifestazioni è oggetto di un’offensiva tesa a ridurne il ruolo, controllarne la crescita e la libera espressione, omologando le opinioni verso un consenso acritico.
La Scuola, l’Università, la Ricerca, le Accademie e i Conservatori, luoghi dove si produce e trasmette il sapere, si coltivano le intelligenze, si insegna la libertà, sono al centro di una gigantesca operazione di impoverimento del loro ruolo
istituzionale attraverso la drastica riduzione delle risorse e attraverso norme che cancellano il diritto universale dei cittadini all’accesso alla cultura, sancito dalla nostra Costituzione.
Appello per un’assemblea nazionale a Roma a “La Sapienza” venerdì 20 Novembre (vai al sito)
Il Disegno di legge per la riforma dell’Università, da poco approvato in Consiglio dei ministri (28.10), ci impone di riprendere la parola. E’ passato un anno, infatti, da quel movimento straordinario che ha congelato ogni ipotesi di riforma organica dell’università, invadendo le piazze di tutta Italia. Un movimento, quello dell’Onda, che ha saputo reinventare il conflitto in un Paese trafitto dalle destre e privo di opposizione. Un movimento che, partito nelle università, è dilagato nelle scuole e ha coinvolto anche noi, precari della ricerca, già protagonisti delle lotte contro il Ddl Moratti nell’autunno del 2005.
La forza dell’Onda ha in buona parte fermato l’iniziativa governativa (ricordiamo che al seguito dell’approvazione del Dl 137 sulla scuola – 29 ottobre del 2008, la Gelmini aveva promesso un decreto legge anche per l’università), ma non è riuscito ad ottenere l’annullamento dei tagli finanziari alla formazione, massicciamente introdotti dalla Legge 133 (8 miliardi di euro in meno per la scuola, 1.5 miliardi di euro per l’università). Oggi, nel pieno di un autunno sempre più carico di disoccupazione e di precarietà, indubbiamente ancora debole sul piano del conflitto, il governo ha ripreso l’offensiva.
Versione definitiva del testo della riforma, dal blog dei ricercatori precari: vai al link.
Relazione illustrativa: segui il link.
Riceviamo e pubblichiamo la risposta dei docenti e ricercatori precari dell’Università di Firenze al messaggio di saluto del rettore uscente.
Il rettore scrive: