Da Repubblica on-line
l Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’Agenzia di valutazione
La Gelmini ha firmato la ripartizione delle risorse e il taglio dei corsi inutili
Atenei, più soldi a quelli virtuosi. Promossi 27 e altrettanti bocciati
Bene Trento e i politecnici di Torino e Milano. Male Macerata, Foggia e Palermo, La Sapienza di Roma, Roma 3 e Parma
di SALVO INTRAVAIA
Il politecnico di Torino
Distribuite le pagelle agli atenei italiani: 27 università promosse e
27 bocciate. Questa mattina, il Consiglio dei ministri ha dato il via
libera all’Anvur (l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema
universitario) che assorbe il Cnvsu (il Comitato nazionale di
valutazione del sistema universitario) e il Civr (il Comitato di
indirizzo per la valutazione della ricerca). Agli atenei virtuosi già
da quest’anno andrà un finanziamento più consistente, quelli
spendaccioni e inefficienti dovranno accontentarsi di meno risorse.
Ma non solo. Il ministro dell’Istruzione, università e ricerca,
Mariastella Gelmini, ha firmato anche quattro importanti provvedimenti:
quello sulla ripartizione del Fondo di funzionamento ordinario e del
Fondo premiale, il taglio dei corsi inutili, i criteri di valutazione
per concorsi da ricercatore e la direttiva per il varo dei concorsi
2008. Ma il provvedimento più atteso è senz’altro il primo, anche
perché il ministero ha stilato una lista degli atenei migliori:
promossi Trento e i politecnici di Torino e Milano, bocciati gli atenei
di Macerata, Foggia e Palermo. Ma anche università come La Sapienza di
Roma, Roma 3 e Parma.
"Per la prima volta in Italia – si legge in una nota – il ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha assegnato una parte
dei fondi destinati alle università sulla base di nuovi criteri di
valutazione della qualità". Il 7% del Fondo di finanziamento ordinario,
cioè 525 milioni di euro, è stato infatti distribuito in base alla
qualità della ricerca (due terzi del Fondo premiale) e della didattica
(un terzo del Fondo) degli atenei. "Prende il via, dunque, con questo
provvedimento il nuovo sistema di valutazione delle università
italiane, grazie al quale saranno premiati gli atenei più virtuosi
sulla base di criteri riconosciuti e valutati positivamente anche dalla
Crui", la conferenza dei rettori.
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Per comprendere meglio l’entità delle cifre in ballo, "Trento ottiene 6
milioni di euro in più, il politecnico di Milano 8 milioni in più,
Bologna 5 e Padova 4. A Foggia invece viene tolto 1 milione di euro e a
Macerata meno 1,13 milioni". Ma cosa vuol dire essere virtuosi?
"Trento, ad esempio, pur essendo un piccolo ateneo, è riuscito meglio
di ogni altro a intercettare, attraverso propri progetti, i
finanziamenti europei. I politecnici di Milano e Torino hanno
conseguito risultati importanti su didattica, ricerca, capacità di
autofinanziarsi, buone valutazioni degli studenti, processi formativi
positivi (numero di docenti adeguato in rapporto al numero degli
studenti), presenza di molti progetti assegnati dal Programma Nazionale
di Ricerca", spiegano dal ministero.
Due agli aspetti sondati per assegnare le risorse: qualità della
ricerca e della didattica. Nel primo caso si è tenuto conto delle
valutazioni del Civr sulla qualità della ricerca in base a parametri
internazionali, del numero dei ricercatori e dei docenti che hanno
partecipato a progetti di ricerca italiani valutati positivamente e
della capacità delle università di intercettare finanziamenti europei
per la ricerca. La qualità della didattica è stata valutata in base
"alla percentuale dei laureati che trovano lavoro a tre anni dal
conseguimento della laurea, alla capacità degli atenei di limitare il
ricorso a contratti e docenti esterni evitando il proliferare di corsi
ed insegnamenti non necessari e affidati a personale non di ruolo". E
ancora: alla quantità di studenti che si iscrivono al secondo avendo
fatto almeno i due terzi degli esami del primo anno e alla possibilità
data agli studenti "di valutare attraverso un questionario la qualità
della didattica e la soddisfazione per i corsi di laurea frequentati".
Nella nota si sottolinea, con un pizzico di sorpresa, che "sono molte
le università del Centro-Sud promosse: Roma "Tor Vergata", l’Università
di Chieti e Pescara, l’Università della Calabria, l’Università
Politecnica delle Marche, l’Ateneo della Tuscia, il Politecnico di Bari
e l’Università del Sannio di Benevento". Tra i provvedimenti varati
questa mattina c’è anche quello sul "taglio dei corsi inutili". Il
ministro Gelmini ha inviato alle università una nota illustrativa in
cui sono contenute una serie di misure per eliminare i corsi di laurea
non necessari. Negli ultimi mesi due corsi su dieci sono stati
eliminati. E con questo provvedimento sarà possibile ridurre
ulteriormente la lista. Riguardo ai concorsi per ricercatore "ogni
titolo scientifico dovrà essere valutato separatamente e
specificamente, per evitare giudizi sommari e approssimativi. Viene
inoltre richiesto, per i settori scientifici, il ricorso a valutazioni
di indici oggettivi e a sistemi di valutazione internazionali, come il
Peer review: la valutazione anonima di illustri accademici
internazionali. "In questo modo, si dovrebbero ridurre i margini di
arbitrio delle commissioni".
E vengono anche sbloccati 1.800 concorsi per professore e ricercatore.
La direttiva sottoscritta poche ore fa avvia le procedure per la
formazione delle commissioni di concorso in base alle nuove regole per
il reclutamento dei professori dei ricercatori, dove prevale il
sorteggio. I membri delle commissioni verranno sorteggiati da una lista
di commissari eletti tra i professori appartenenti al settore
disciplinare oggetto del bando. E la valutazione dei candidati avverrà
secondo parametri riconosciuti anche in ambito internazionale.
(24 luglio 2009)