Dalla Rete Ricercatori Precari, riceviamo e pubblichiamo un intervento in merito alla Bozza di decreto sulla Valutazione dei titoli e delle pubblicazioni per i concorsi.
APRI (Associazione Precari della Ricerca Italiani):
Esattamente un anno attraverso una raccolta di firme che in meno di 2 settimane raccolse più di 1000 adesioni (petizione per la modifica dei concorsi) chiedemmo a gran voce che le allora scandalose regole dei concorsi, che in quel momento sembravano essere un dato di fatto, quasi immutabili, cambiassero. Molto pragmaticaente proponevamo poche ma significative modifiche alla legge, in modo da potersi attuare via decreto, nella fase transitoria per dar modo di elaborare una riforma organica.
Per ragioni del tutto casuali e fortunate, la petizione non è caduta nel vuoto. Essa ha "suggerito" una parte molto importante del D.L. 180 che ha cambiato i concorsi a ricercatore esattamente nel modo che chiedevamo:
– abolizione prove scritte e orali
– commissioni formate da pari grado del membro interno, sorteggiati
Manca un solo tassello … cioè le modalità di valutazione dei titoli e delle pubblicazioni. Il D.L. 180 affidava ad un apposito Decreto Ministeriale il compito di fissare questi parametri. C’è stato un ingiustificabile ritardo da parte del Governo nell’emanare questo D.M., e una "smossa" è stata data proprio da un articolo di stampa sollecitato dall’APRI (Associazione Precari della Ricerca Italiani)
Ma abbiamo insistito non solo sui tempi, ma anche e soprattutto sui contenuti di questo D.M. In un incontro al Ministero nel mese di Marzo abbiamo consegnato questa nostra proposta.
Per capire l’innovatività di questa proposta, è sufficiente confrontarla con quella del CUN (proposta CUN)
Abbiamo cercato di fare, nel limite del possibile, pressioni sul Miur perchè quantomeno le parti più qualificanti di questa proposta potessero essere accolte. E devo dire che abbiamo trovato disponibilità e interesse a discutere su alcuni di questi punti.
Senonchè alcune difficoltà di carattere tecnico-giuridico, peraltro assai controverse, e proabilmente pressioni in senso inverso alle nostre, hanno fatto sì che molte delle nostre proposte non potessero essere accolte. Fatto sta che anche la proposta più elementare e irrinunciabile, quella dei punteggi numerici al posto dei giudizi, non è stata accolta.
Infatti da ieri circola in rete una bozza di questo D.M., sottoposta per un parere al CUN (leggi la bozza: Bozza Decreto Ministeriale del 17 maggio 2009 – Valutazione titoli e pubblicazioni concorsi a Ricercatore.pdf)
L’APRI sta cercando in questo momento di fare pressioni affinchè questa bozza di D.M. venga modificata, in modo che venga quantomeno introdotto qualche elemento di trasparenza. Stiamo facendo tutto ciò che è umanamente possibile, ma voi potreste aiutarci firmando la seguente petizione on-line (vai alla petizione) e/o iscrivendovi all’APRI (www.ricercatoriprecari.it). Questo ci aiuterebbe ad avere un maggior peso negoziale, non solo limitatamente a questo D.M. ma anche per chiedere che ulteriori elementi di meritocrazia e di trasparenza possano essere introdotti via-legge. Qualche margine di miglioramento crediamo che ci possa essere.
Vi chiediamo quindi un aiuto in tal senso, una semplice firma. La posta in gioco è molto alta: 1000 concorsi-Mussi già assegnati
alle università e pronti per essere banditi, e altri 2000 che saranno assegnati nella seconda parte dell’anno. Senza contare il reclutamento ordinario e il fatto che finchè non sarà approvato il DDL di riforma dell’università (quindi presumibilmente per i prossimi 2 anni) si potranno bandire SOLO concorsi a ricercatore.
E’ fondamentale quindi fissare delle regole "serie".
Nell’interesse di tutti e soprattutto del nostro: FINCHE’ NON CAPIAMO CHE SOLO ORGANIZZANDOCI POSSIAMO CERCARE DI INCIDERE IN QUALCHE MODO, NESSUNO TUTELERA’ I NOSTRI INTERESSI.