Segnaliamo due interventi sul tema del governo tecnico e sul rapporto tra sapere, governare, fare politica. Il primo è ‘La nuova rivoluzione liberaloide‘, di Francesco Sylos Labini, sul Fatto Quotidiano: “Una nuova specie d’intellettuali-scienziati è apparsa da qualche tempo a questa parte sui maggiori mezzi d’informazione, siano essi quotidiani, trasmissioni televisive o siti di “approfondimento”. E’onnisciente perché la nuova specie d’intellettuali-scienziati è fatta da economisti che, magari dall’alto della loro cattedra made in Usa, discetta su qualsiasi campo dello scibile umano, dalla finanza alla politica, dalla moralizzazione della vita pubblica (con tanto dicontrollo dell’attività delle mogli dei ministri) all’organizzazione della ricerca scientifica e universitaria.”
Il secondo è ‘Tecnici d’altri tempi‘, di Luciano Governali, su Rebus Magazine. “E’ questa la mentalità di chi dovrebbe tirarci fuori dalla crisi, nessuna modernità, nessuna innovazione. Dal lavoro all’istruzione, allo stato sociale, le idee guida dei tecnici dell’austerità sono le stesse degli anni d’oro del capitalismo e le relazioni produttive fra padronato e lavoratori devono tornare quelle ante-Statuto dei lavoratori; come sessant’anni fa il sistema formativo viene considerato troppo aperto, poco professionalizzante, diffusore di illusioni.”