(Articolo da giornalettismo.com)
Duecento milioni in più per il 2011 a disposizione del ministero dell’istruzione per gli istituti privati: lo scrive Libero. Non c’era un euro, e le critiche di Avvenire fioccavano. E così, alla vigilia dell’incontro con gli uomini dello Ior Giulio Tremonti ha pensato bene di tirare fuori il suo coniglio dal cilindro.
SOLDI ALLE PRIVATE – Come scrive Franco Bechis su Libero, il ministro dell’Economia ha trovato quei duecento milioni per il 2011 che reclamavano a gran voce le scuole cattoliche: il pressing si era fatto potente, con gli strali dell’Avvenire da una parte e i 150 parlamentari cattolici che avevano chiesto al ministro un passo avanti. E allora ecco prima l’autodifesa di prammatica: “I tagli sono orizzontali, è il ministero dell’istruzione che ha deciso di tagliare lì”. Ma non è durata. E allora Tremonti si è arreso: ecco i 200 milioni che servono da stanziare per le scuole cattoliche, il problema è risolto. Probabilmente, con futuro scorno degli altri ministri che non hanno avuto la fortuna di avere un’azione di lobbying così forte come quella della Chiesa.
I FONDI DELLA CULTURA – Tremonti ha fatto sapere che utilizzerà fondi a disposizione di via XX settembre, il che è altrettanto significativo: anche in questo caso stiamo togliendo risorse probabilmente impegnate in altri ambiti, che verranno necessariamente penalizzati per favorire laChiesa. Intanto anche Bondi taglia e si taglia: 182mila euro, ottenuti grazie a risparmi su stipendi di manager e dirigenti, vanno al fondo per le celebrazioni dell’Unità d’Italia. Duecento milioni contro nemmeno duecentomila euro: affinché sia chiaro a cosa si tiene, dalle parti del governo.