Scuola: meno insegnanti

Articolo da La Repubblica on line.

I dati della Ragioneria Generale: aumenta di 9.000 unità il numero dei dipendenti. Cali soprattutto nella scuola (-7.800) e nei corpi di polizia (-6.000)

Statali, conto annuale del 2008 Meno insegnanti e forze dell’ordine

La presenza femminile supera il 55% del pubblico impiego. Sale l’età media: 47,5 anni. Nel settore dieci giorni medi di assenza per malattia all’anno

ROMA – Meno insegnanti e meno forze di polizia: complessivamente, il numero dei dipendenti del pubblico impiego è lievemente cresciuto nel corso del 2008, ma è diminuito in misura considerevole il numero dei docenti, di poliziotti e carabinieri. E’ quanto emerge dal Conto annuale della Ragioneria Generale dello Stato in relazione al pubblico impiego nel 2008. 

Il Conto annuale. In tutto, la consistenza di personale è aumentata di circa 9.000 unità rispetto al 2007, rimanendo comunque al di sotto del livello registrato nel 2006. Ma è un dato contraddittorio. I cali riguardano soprattutto i dipendenti della scuola (-7.800), le unità dei corpi di polizia (-6.000 tutti a tempo indeterminato) e i dipendenti di enti pubblici non economici (-2.400). Sono aumentati invece i dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale (+7.700),delle Regioni ed autonomie locali (+6.500), delle Regioni a statuto speciale (+2.400) e delle Università (+3.300). 

Calo dei docenti. Il taglio nella scuola riguarda in particolar modo i precari: 15.000 unità nel 2007 e ulteriori 12.000 nel 2008. Le cessazioni e le immissioni in ruolo sono state molto diverse tra il 2007 e il 2008: nel 2007, ci sono state 65.000 assunzioni in ruolo di fronte a 61.000 unità che sono andate in pensione, mentre nel 2008 si sono avute 33.000 nuove immissioni e circa 28.000 cessazioni. Ciò ha determinato, nel complesso, una contrazione del personale alla fine del 2008 di circa 18.000 unità rispetto al 2006 mentre, rispetto al 2007, il calo è stato di 7.800 unità. 

Componente femminile. Dal Conto annuale è emerso inoltre un aumento della presenza femminile, che ha oltrepassato il 55% dei dipendenti. Quasi la metà delle lavoratrici è occupata nella scuola, un quarto nella Sanità. Per la prima volta le donne hanno superato la parità anche nella carriera prefettizia, mentre altri aumenti sono stati registrati in campo diplomatico, tra i vigili del fuoco, i corpi di polizia e le forze armate. Per quanto riguarda gli orari, invece, le donne compongono l’85% del personale che lavora part-time. 

Età media, assenze per malattia e distribuzione geografica. Secondo il Conto annuale, inoltre, si è alzata l’età media nella pubblica amministrazione: nel 2008 era pari a 47,5 anni d’età, in crescita rispetto ai 46,9 del 2007 e ai 46,7 del 2006. Calano invece le assenze per malattia: nel 2008, i dipendenti pubblici sono stati a casa per motivi di salute in media 10.6 giorni, contro i 12,2 giorni del 2007. Complessivamente, le giornate annue di assenza pro-capite (retribuite e non), con esclusione delle ferie, sono state 21,5 nel 2008, contro i 22,1 giorni di assenza registrati nel 2007. 

Altri dati riguardano la distribuzione geografica dei lavoratori statali, con la Lombardia e il Lazio in cima alla classifica delle Regioni che contano più dipendenti pubblici: rispettivamente, il 12,56% e il 12,03%. 

Le retribuzioni. Sul fronte delle retribuzioni, gli stipendi più bassi sono quelli percepiti dai lavoratori della scuola e dei ministeri: nel 2008, la retribuzione media annua dei due comparti è stata, rispettivamente, di 28.235 e 28.557 euro. Sotto la soglia dei 29.000 euro anche Regioni e autonomie locali. Il primato delle buste paga più alte spetta invece alla magistratura (126.258 euro la retribuzione media annua), seguita dai prefetti (88.600) e dagli addetti alla diplomazia (86.711). 

(14 dicembre 2009

 

This entry was posted in rassegna stampa. Bookmark the permalink.